Premio Internazionale Antonio Mormone 2025
L’edizione 2025 del Premio Internazionale intitolato alla memoria di Antonio Mormone era dedicata al violino e ha avuto come Direttore artistico Edoardo Zosi, nipote dello stesso Mormone. La finalissima si è tenuta al Teatro alla Scala con l’Orchestra dell’Accademia del teatro diretta da Massimo Zanetti e ha avuto come protagoniste tre eccellenti strumentiste che si sono esibite in altrettanti concerti di grande bellezza e difficoltà. Anna Im ha dato una vibrante lettura del Concerto in re minore op.47 di Sibelius, unica pagina di questo tipo scritta da Sibelius nel 1903 e opera di impostazione piuttosto ambigua, per quel suo voler negare in apparenza la forma del concerto tardoromantico del quale ricalca invece i contenuti sia dal punto di vista espressivo che da quello virtuosistico. La Im ne ha reso tutti i contenuti più intimi e allo stesso tempo virtuosistici strappando al pubblico una buona dose di applausi. Come applausi ha ricevuto la violinista Elli Choi che ha affrontato il mastodontico Concerto di Brahms, capolavoro assoluto dell’800 strumentale e una delle cose più ispirate del catalogo del musicista. Ma il primo premio è andato a Hawlijch Elders, violinista olandese che ha eseguito con sommo virtuosismo il primo concerto di Paganini, composto tra il 1817 e il 1818 tra Roma e Napoli, ma pubblicato solamente nel 1851 assieme al secondo. Quest’opera è stata per lungo tempo una delle poche pagine entrate nel repertorio dei grandi virtuosi che nel corso dell'ottocento e fino alla riscoperta relativamente recente delle parti degli altri quattro concerti scritti dal genovese erano in grado di affrontarne le impervie difficoltà strumentali. La Elders ha ammaliato il pubblico con una esecuzione di bravura eccezionale che ha giustificato anche il premio della giuria, tenuto oltretutto conto delle prove solistiche precedenti. E in aggiunta la stessa violinista ha ricevuto un ben meritato premio per la migliore esecuzione del pezzo contemporaneo di mano di Fabio Vacchi. Elli Choi si è peraltro guadagnata il premio del pubblico e Anna Im quello intitolato alla Young Jury.
L’edizione 2025 del Premio Internazionale intitolato alla memoria di Antonio Mormone era dedicata al violino e ha avuto come Direttore artistico Edoardo Zosi, nipote dello stesso Mormone. La finalissima si è tenuta al Teatro alla Scala con l’Orchestra dell’Accademia del teatro diretta da Massimo Zanetti e ha avuto come protagoniste tre eccellenti strumentiste che si sono esibite in altrettanti concerti di grande bellezza e difficoltà. Anna Im ha dato una vibrante lettura del Concerto in re minore op.47 di Sibelius, unica pagina di questo tipo scritta da Sibelius nel 1903 e opera di impostazione piuttosto ambigua, per quel suo voler negare in apparenza la forma del concerto tardoromantico del quale ricalca invece i contenuti sia dal punto di vista espressivo che da quello virtuosistico. La Im ne ha reso tutti i contenuti più intimi e allo stesso tempo virtuosistici strappando al pubblico una buona dose di applausi. Come applausi ha ricevuto la violinista Elli Choi che ha affrontato il mastodontico Concerto di Brahms, capolavoro assoluto dell’800 strumentale e una delle cose più ispirate del catalogo del musicista. Ma il primo premio è andato a Hawlijch Elders, violinista olandese che ha eseguito con sommo virtuosismo il primo concerto di Paganini, composto tra il 1817 e il 1818 tra Roma e Napoli, ma pubblicato solamente nel 1851 assieme al secondo. Quest’opera è stata per lungo tempo una delle poche pagine entrate nel repertorio dei grandi virtuosi che nel corso dell'ottocento e fino alla riscoperta relativamente recente delle parti degli altri quattro concerti scritti dal genovese erano in grado di affrontarne le impervie difficoltà strumentali. La Elders ha ammaliato il pubblico con una esecuzione di bravura eccezionale che ha giustificato anche il premio della giuria, tenuto oltretutto conto delle prove solistiche precedenti. E in aggiunta la stessa violinista ha ricevuto un ben meritato premio per la migliore esecuzione del pezzo contemporaneo di mano di Fabio Vacchi. Elli Choi si è peraltro guadagnata il premio del pubblico e Anna Im quello intitolato alla Young Jury.